“Se Ignazio Marino ci ripensasse, se facesse delle dimissioni una pallottola di carta e la puntasse contro chi adesso esulta, se queste dimissioni le rifiutasse nel modo che sa, con la bizzarria di cui è capace, mi farebbe felice. Anzi di più: diverrei una sua fan, ballerei il tango per una notte intera. Lo rivoterei alle prossime elezioni. Perché Marino è quello che è, ma quegli altri sono iene a cui non frega nulla di Roma. Avevano bisogno di una preda, hanno ordito un agguato”.
articolo de Il fatto quotidiano del 11 ottobre 2015
Sabrina Ferilli