Il 20 agosto 2015, mentre Ignazio Marino si gode qualche giorno di vacanza fuori dall’Italia, scoppia il caso del funerale-show di Vittorio Casamonica, capo dell’omonimo clan . La notizia di un funerale di un “padrino” a Roma, con tanto di carrozza trainata dai cavalli ed elicottero che svolazza lanciando petali di rosa sui partecipanti fa il giro del mondo in poche ore, accompagnata da polemiche per l’assenza del sindaco e – soprattutto – il suo rifiuto di rientrare subito a Roma. Il caso diventa immediatamente politico , con tanto di interrogazioni parlamentari e rimpalli di responsabilità tra un’istituzione e l’altra e diventa un nuovo pretesto per chiedere le dimissioni di Marino .
La cosa ha del paradossale: le funzioni del sindaco sono svolte in sua assenza dal vicesindaco, presente in quei giorni a Roma, ma non si capisce a quali compiti sia venuto meno. Non è compito del sindaco controllare l’ordine pubblico e gli elicotteri che sorvolano la città , ma nessuno ha ritenuto di chiedere spiegazioni al prefetto o al ministro dell’interno.
a.c.
Pingback:10 domande al Direttore del quotidiano "La Repubblica" - ParteCivile