Roma2024BarcellonaDopo la candidatura alle Olimpiadi del 2020, bocciata da Monti, Roma ci riprova nel 2024 con Ignazio Marino.

La filosofia alla base della candidatura di Roma

Comunicando di aver scelto come consulente per la Candidatura Enric Truñó i Lagares assessore del Comune di Barcellona dove ha guidato l’organizzazioni delle Olimpiadi Ignazio Marino spiega che i giochi Olimpici devono essere un’occasione per attuare una trasformazione urbana permanente, per costruire una città migliore.
La candidatura romana viene approvata dalla giunta capitolina il 25 giugno 2015 e il 2 luglio seguente anche dalla giunta esecutiva del Coni.
Alla presentazione a Losanna, Marino prometteva: “Non ci saranno cattedrali nel deserto nel 2024, opere inutili,roma2024Firma offese al nostro Patrimonio. Ci sarà sempre il racconto di una città sorretta dal suo passato e protesa verso il futuro”, secondo la  storica vocazione della capitale a gestire i grandi eventi, e con un forte senso civico e attraverso il pieno rispetto delle regole.L’obiettivo è di rendere Roma città accogliente, efficiente e sostenibile, per il 2024″ . Insieme all’assessore Alessandra Cattoi  Marino sottolinea che le parole chiave alla base del progetto sono: bellezza, cultura, sostenibilità, accessibilità, rigenerazione, trasparenza, eredità, e l’intento è quello di lavorare con sobrietà e senza sprechi

I contrasti col comitato promotore

Il comitato promotore della candidatura della città di Roma alle Olimpiadi del 2024, composto da Luca Cordero di Montezemolo, Luca Pancalli e Giovanni Malagò (presidente del CONI) entra in contrasto col sindaco e con l’assessore all’urbanistica Giovanni Caudo: le divergenze riguardano  il luogo dove insediare il villaggio Olimpico. Mentre Malagò e Montezemolo caldeggiano Tor Vergata, il sindaco ed il suo assessore spingono per creare un parco verde e un’area sportiva nella zona nord della città, nell’area di Tor di Quinto. Ma, come annunciano gli organi di stampa la meglio la hanno Montezemolo e Malagò, che annuncia : “Credo proprio che il Villaggio olimpico si farà a Tor Vergata“. Siamo a Settembre del 2015, già vicini al triste epilogo dell’esperienza di Marino.

Marino, nella sua recente lettera all’Espresso,  agganciandosi all’inchiesta  del periodico sulla potente lobby dei “palazzinari” romani, illustra il progetto  che aveva sostenuto insieme a Giovanni Caudo: “un grande parco fluviale, lungo il Tevere, nell’area compresa tra il grande raccordo anulare e la via Olimpica, dove oggi ci sono un agglomerato spesso informe di edifici, fabbriche, depositi, …”. Il parco verde era destinato a sopravvivere all’evento olimpico a beneficio della cittadinanza.

Il complesso per ospitare gli atleti avrebbe dovuto sorgere riqualificando strutture come un ex deposito Atacedifici già esistenti ed inutilizzati, evitandone così la costruzione di nuovi. Alla fine delle Olimpiadi, la struttura sarebbe stata riconvertita in una “Città della giustizia”, una sede riunita  dei molti uffici giudiziari attualmente dispersi in vari edifici nel quartiere Prati. Il collegamento dell’aera col centro di Roma sarebbe stato garantito dalla già esistente ferrovia Roma Nord, il cui capolinea si trova affianco a Piazza del Popolo, trasformandola in metropolitana.

Il progetto al vaglio dei cittadini

roma2024cerchiromaIl progetto inclusivo di varie aree sarebbe stato sottoposto con un referendum al giudizio dei romani. La nostra idea delle Olimpiadi era studiata al servizio dei cittadini della Roma futura”, aggiunge Marino,poiché l’idea di fondo è che le Olimpiadi siano di una città, non il contrario”. Invece secondo l’ex sindaco il progetto che sarà presentato al pubblico il 17 febbraio sarà calato dall’alto senza che la città ne sia stata resa partecipe: “Ci diranno che il Villaggio Olimpico si dovrà fare nel verde di Tor Vergata e si dovrà prolungare la metro C. Il risultato è che le Olimpiadi secondo il modello Renzi saranno al servizio di altri interessi, non di quelli dei romani. Per rendersene conto, basta vedere la foto del 21 febbraio scorso a Losanna: all’incontro ufficiale c’erano Renzi, Malagò e Montezemolo. Ma non c’era Roma.

f.s.

Roma e le Olimpiadi 2024
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