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La situazione contabile che Marino trova al suo insediamento

La situazione del bilancio del Comune di Roma che Marino trova al suo insediamento è disastrosa:  il deficit ammonta a ben 816 milioni di euro. A dicembre 2013 viene approvato il bilancio della giunta precedente, mai approvato ma già speso, e si inizia a lavorare sul bilancio di previsione 2014.

L’inversione di tendenza

Il Sindaco decide di non chiedere, come per il passato, un aiuto da parte del Governo per ripianare il passivo, ma di fare una più complessa operazione di risanamento – e questa sarà la sua filosofia per tutta la sua gestione – che non porti ad aumentare il debito già così oneroso per le tasche dei cittadini.

La programmazione

Nel mese di marzo si stabiliscono le linee guida per il bilancio 2014 . “Obiettivo comune, l’elaborazione di un piano che non si limiti al contenimento dei costi ma che sia finalizzato alla crescita e allo sviluppo economico della città, anche grazie alla razionalizzazione delle spese. Un percorso che deve servire a potenziare e valorizzare la mission centrale per il Comune e le aziende partecipate: l’erogazione di servizi pubblici di qualità per i cittadini.”
In un lungo discorso alla presentazione del piano in Aula Giulio Cesare, il sindaco Marino traccia le linee e gli obiettivi del lavoro per la definizione di un piano triennale per il riequilibrio strutturale del bilancio.  Sarà possibile procedere al risanamento: “razionalizzando, valorizzando e mettendo a reddito, tagliando gli sprechi e assicurando la tutela e la salvaguardia del lavoro e dei lavoratori”.

Il bilancio di previsione 2014 viene approvato in estate.

Roma come le altre grandi capitali europee

Alcuni giorni dopo il Sindaco, in un’audizione alla Commissione Bilancio per presentare il piano, sostiene che “Non è corretto che gli oneri connessi al ruolo di Capitale, che stiamo quantificando secondo criteri oggettivi in alcune centinaia di milioni, siano posti a carico esclusivamente del bilancio di Roma” ma “devono invece essere coperti dalla fiscalità generale, con modalità certe e stabili nel tempo”. (Sarà nell’ottobre successivo che il governo riconoscerà a Roma 110 milioni di euro annui per il suo ruolo di Capitale).

Entrate e uscite

bilancio2014

Lamenta inoltre l’eliminazione del contributo previsto nel triennio 2013-2015 per il potenziamento della raccolta differenziata e la insufficiente erogazione, da parte dello Stato, di 140 milioni per il trasporto pubblico.

Passa in seguito ad illustrare alcune fonti di aumento delle entrate come l’aumento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, la dismissione di immobili inutilizzati, mentre altri verranno dati in uso ad esempio alle forze dell’ordine evitando così di pagare affitti.  Parlando poi del tema delle partecipate sostiene che “la riorganizzazione parte da nuove forme di governance e dalla razionalizzazione dell’assetto aziendale”. Intende quindi procedere senza aumentare il debito che si è venuto a creare fin dal 1957 ma “… spendendo e utilizzando solo denaro che esiste”.

Il 1mo agosto viene approvato il bilancio di previsione 2014 con 110 milioni di tagli di spesa e 33 milioni di risparmi in gran parte derivanti dalla centralizzazione degli acquisti e una più corretta definizione dei costi standard. Sul versante delle entrate, si calcolano 150 milioni di euro che arriveranno in parte dalla nuova tassa di soggiorno (59 mln di euro a regime per il contributo di soggiorno), dagli aumenti della tassa di occupazione di suolo pubblico, dalle maggiori entrate con la regolamentazione del nuovo Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari e dalle entrate correnti, come tariffe sui rifiuti, addizionali Irpef e Tasi.

Risultati

A novembre il Ministero dell’Economia e delle Finanze acconsente all’assegnazione di 150 milioni di euro del Patto di Stabilità, riconoscendo l’attendibilità e la responsabilità dell’Amministrazione.

L’assessore al Bilancio Silvia Scozzese afferma “Lo sblocco di Patto per 150 milioni riflette il lavoro puntuale che insieme, Roma Capitale e Mef, hanno intrapreso in questi mesi, con l’obiettivo di rimettere la spesa del Comune sui binari della correttezza contabile e dei costi standard per ogni singola voce di spesa.

A fine novembre 2014 il Sindaco commenta che “un rigoroso piano di rientro, condiviso dal Governo, … ha ridotto sprechi e riportato la spesa a livelli virtuosi. Piano che ha portato il Governo a sbloccare 150 milioni di euro dal Patto di Stabilità. Risorse che ci consentiranno di intervenire, con i Municipi, su manutenzione, decoro, periferie, scuole, cantieri rimasti per troppo tempo fermi”. “E poi”, sottolinea Marino, “c’è il rispetto dei tempi, che è parte della nostra visione. Grazie al prezioso lavoro di Giunta e Assemblea, i documenti economico-finanziari vengono approvati, ancora una volta, nei tempi.”

E infatti a fine anno viene approvato il bilancio di previsione 2015, reintroducendo la legalità contabile. Tra gli obiettivi principali:

  • un milione di euro per ogni Municipio, nuove isole pedonali con i sampietrini tolti dalle vie di grande scorrimento del centro;
  • potenziamento del trasporto pubblico con la creazione di muove linee di tram, il completamento della metro Ostiense-Vigna Clara e una navetta circolare tra il Colosseo e Piazza del Popolo;
  • la continuazione delle alienazioni e dimissioni;
  • l’aumento della tariffa per i camion bar.

Nel contempo si avrà una diminuzione di spesa proveniente dai fitti passivi (previsti 40 milioni di euro in meno) all’informatica, dall’illuminazione al consumo energetico fino alle spese per i residence per l’emergenza abitativa dove con il passaggio al Bonus Casa permetterà di passare da una spesa di 43 milioni l’anno a 27.
La manovra verrà varata dal Consiglio comunale il 28 marzo 2015. Questo il commento del Sindaco Marino “Questa amministrazione ha voluto dimostrare a se stessa e al Paese di essere un modello, un esempio: siamo la prima grande città italiana ad approvare il bilancio e questo non accadeva dal 1998. Abbiamo completato il percorso del piano di rientro in un anno invece che in tre come avremmo potuto fare – ha proseguito Marino – E lo abbiamo fatto tenendo presenti alcuni aspetti importanti: investimenti nelle periferie, attenzione alle persone più deboli che non dovranno più pagare l’Irpef e diminuendo la tassa rifiuti. È la prima volta che accade in un quarto di secolo”.

Riconoscimenti
E’ a settembre 2015 che l’Agenzia Fitch riconosce il lavoro di risanamento effettuato dall’Amministrazione Capitolina alzando le prospettive sul rating del comune di Roma, da “negative” a “stabili”.

vedi anche infografiche:

Bilancio di previsione 2014 : equilibrio, equità, futuro

” Bilancio 2014 : efficienza , rilancio, equità “

Bilancio di previsione 2015

m.d.p. 

Risanamento del bilancio
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